Manolo Saiz: “Le mie squadre sono state le più pulite. Voglio tornare, prometto lavoro e fedeltà”
Manolo Saiz torna a parlare di ciclismo. E, come sua abitudine, lo fa con dichiarazioni importanti. L’ex direttore sportivo è stato grande protagonista della storia di questo sport, tra gli anni ’90 e i primi anni 2000. Manager e ds della Once, ha contribuito agli anni d’oro della formazione spagnola, che nelle sue fila ha avuto fenomeni assoluti come Laurent Jalabert e Alex Zülle. Un team fortissimo, soprattutto a cronometro, specialità nella quale ha spesso dominato le prove contro il tempo a squadre del Tour de France. Il suo nome era saltato ancora maggiormente agli onori della cronaca durante il Tour de France 1998, quando a seguito dello scandalo Festina decise di ritirare la Once dalla corsa, invitando i colleghi a fare lo stesso. Richiesta non accolta, che rischiò al team l’esclusione dalla corsa dell’anno successivo.
Squalificato per indagini relative all’Operacion Puerto nel 2006, l’iberico ha parlato in un’intervista concessa a El Diario Alerta: “L’ho sempre detto e lo ripeterò per tutta la vita: le mie squadre sono state le più pulite del ciclismo. E rimango di questa idea. Non so se ciò che era normale all’epoca è diventato punibile oggi. Ci sono aiuti biologici consentiti, e va preso in considerazione il gran numero di controlli che vengono effettuati oggi. Non posso entrare in casa di nessuno per sapere se prende un certo tipo di aiuto o no. Ma sono sicuro che se tutti ce ne fossimo andati a casa al Tour del 1998 la storia del ciclismo sarebbe diversa“.
Saiz ha poi confermato di aspettare una possibilità per tornare nel mondo del ciclismo: “Continuo a sperare su uno sponsor che mi permetta di far emergere un team Professional. Sono fiducioso sul fatto che un giorno apparirà un’azienda che ama il ciclismo, che sappia capire che non tutto ciò che viene detto è nero. Tutto quello che posso promettere è duro lavoro e fedeltà. Ovviamente io continuerò a combattere”.
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